Il primo telefono cellulare: la storia del dispositivo che ha cambiato il mondo della comunicazione
Il 6 Marzo del 1983 venne inventato il primo telefono cellulare della storia, un dispositivo rivoluzionario che ha cambiato il modo in cui le persone comunicano e interagiscono tra loro ancora oggi. Nel corso degli anni, esso è diventato un elemento essenziale nella vita quotidiana, ma in pochi sanno quando e come è nato il primo modello.
Quando è nato il primo telefono cellulare e come era fatto
Il primo telefono cellulare è stato sviluppato nel 1973 dall'ingegnere Martin Cooper, che all'epoca lavorava per Motorola. Il primo prototipo di telefono mobile era grande e pesante, ma ha rappresentato una svolta tecnologica nel mondo delle comunicazioni.
Prima di raggiungere questo traguardo, Motorola aveva già acquisito una posizione di leadership nelle tecnologie portatili; iniziò con la produzione di transponder e cercapersone e nel 1930 fece uscire la prima autoradio di successo, che venne poi utilizzata come ricetrasmittente durante la seconda guerra mondiale. Fu sempre la Motorola che nel 1969 riuscì a trasmettere le parole di Neil Armstrong direttamente dalla Luna. Negli anni successivi all’allunaggio vennero investiti centinaia di milioni di dollari nello studio dell’utilizzo delle frequenze radio allo scopo di utilizzarle per il funzionamento di telefoni portatili.
Il primo telefono cellulare portatile si chiamava DynaTAC 8000X e fu introdotto nel mercato statunitense nel 1983. Questo modello, alto circa 25 cm e pesante poco meno di un chilo, proprio per le sue specifiche fisiche era detto brick phone (telefono mattone) e costava 3.995 dollari. La durata della batteria non si avvicinava nemmeno lontanamente a quella dei telefoni portatili odierni, infatti questo dispositivo garantiva 1 ora di chiamate e 8 ore di durata in standby. Poteva registrare fino a 30 voci in rubrica e disponeva di grandi pulsanti per digitare facilmente il numero del destinatario.
La diffusione dei cellulari
Nonostante il costo elevato, il primo telefono cellulare trovò subito grande successo tra gli uomini d'affari, le aziende e i professionisti che avevano bisogno di rimanere in contatto con il mondo esterno.
Solo negli anni '90, grazie alla diffusione di reti di telecomunicazioni mobili sempre più avanzate e a prezzi più accessibili, questa tecnologia iniziò ad essere prodotta in massa e a diffondersi tra la popolazione diventando un elemento comune nella vita quotidiana di ognuno di noi.
Primo telefono cellulare in Italia: quando è arrivato sul mercato
Nel 1985, il termine "cellulare" venne introdotto per la prima volta nel dizionario della lingua italiana dalla Treccani, il che indica quanto velocemente la tecnologia si stava diffondendo a livello globale.
In Italia, il primo Motorola DynaTAC 8000X venne introdotto sul mercato nel 1986 da Telecom Italia, ed era lo stesso modello che era stato introdotto sul mercato tre anni prima negli Stati Uniti. Tuttavia, a causa dei costi elevati, esso era accessibile solo ad una cerchia ristretta di persone.
Il primo cellulare prodotto in Italia, invece, fu il Rondine, introdotto sul mercato nel 1990 da Italtel in occasione dei mondiali di calcio. Questo telefono cellulare costava quasi 3 milioni di lire e pesava mezzo chilo, ma non riuscì a dare lo slancio per una produzione italiana di telefonia portatile, che infatti non ebbe mai grande successo.
L’evoluzione: dai primi cellulari agli smartphone
Dagli anni ‘90 in poi, i telefoni cellulari sono diventati sempre più piccoli e leggeri, dotati di funzionalità sempre più avanzate:
- nel 1992 vennero introdotti gli SMS per inviare messaggi di testo ai numeri in rubrica;
- nel 1996, Nokia introdusse il modello 6110 con giochi incorporati, segno dell’evoluzione di un utilizzo non più finalizzato alle sole chiamate, ma anche allo scopo di passatempo.
- Nel 1999, invece, fu la Ericsson a lanciare quello che viene chiamato per la prima volta con il termine “smartphone”, l'Ericsson R380, infatti, aveva un lungo display in bianco e nero con funzione touchscreen, coperto parzialmente da uno sportellino con i normali tasti, che, se aperto, lasciava vedere l’intero schermo.
- Negli anni 2000, questi dispositivi sono diventati sempre più sofisticati e hanno iniziato ad includere funzionalità come la risoluzione a colori, la connessione a Internet ad alta velocità, la riproduzione di video e la fotocamera digitale incorporata.
- Nel 2007, Apple ha introdotto l'iPhone, il primo vero smartphone che ha rivoluzionato il modo in cui le persone utilizzano i cellulari. L'iPhone ha introdotto il concetto di App Store, che ha permesso agli utenti di scaricare e installare applicazioni di terze parti sul proprio dispositivo ed ha lanciato un vero e proprio mercato legato ai gadget per smartphone (cover, caricatori wireless personalizzabili, custodie impermeabili per cellulari, ecc…).
Oggi, la telefonia mobile è diventata un'industria di miliardi di dollari che si sta evolvendo rapidamente con l'avvento della tecnologia 5G, dell'intelligenza artificiale e della realtà aumentata. Il primo modello potrebbe sembrare antiquato e rudimentale, se visto con gli occhi del presente, ma senza di esso non avremmo mai conosciuto la comodità e l'efficienza della telefonia mobile.